I reparti militari a Padova allo scoppio della guerra

Malati nella caserma Vittorio Emanuele III (ora Salomone), ovvero il chiostro di S. Giustina

Al tempo dell’entrata in guerra dell’Italia, Padova ospitava vari, importanti reparti militari che il 24 maggio 1915 furono prontamente mobilitati nella cosiddetta “zona di operazioni” per prendere parte al conflitto.
Il comando della 10ª divisione territoriale era in città già da oltre un lustro, proveniente da Cagliari: esso aveva sede a palazzo Zacco, noto anche come palazzo Armeni, lo storico edificio progettato da Andrea Moroni che attualmente ospita il circolo unificato delle forze armate.
Il 58° reggimento fanteria, che con il 57° costituiva la brigata “Abruzzi”, era invece acquartierato a Padova fin dal 15 settembre 1909 presso la caserma Vittorio Emanuele III (ora Salomone), sita in Prato della Valle a lato della basilica di S.Giustina.
La presenza del reggimento “Lancieri di Milano” era particolarmente significativa perché continuava una tradizione che fin dal 1867 voleva l’alloggiamento nella nostra città di almeno un’unità di cavalleria (ricordiamo che i primi soldati del regno d’Italia a entrare in Padova l’11 luglio 1866, furono i soldati del quinto squadrone del reggimento lancieri Vittorio Emanuele al comando del capitano Dario Delù): i “Lancieri di Milano” erano sistemati nella caserma Principe Amedeo di riviera Paleocapa, l’odierna sede del distretto militare, conosciuta come caserma Piave.
Il 20° reggimento artiglieria da campagna, dislocato nella città del Santo dall’anno 1889, era alloggiato in riviera San Benedetto presso la caserma Antonio Ferrero, poi Giacomo Prandina e ora in parte adibita a parco cittadino. In tale edificio nel 1917 fu collocato anche il comando di difesa contraerea.
Per chiudere, non potevano mancare i reparti alpini: questi ultimi avevano due battaglioni del 7° reggimento, il “Pieve di Cadore” e il “Belluno” acquartierati in via Savonarola presso la caserma San Marco, successivamente tornata all’originaria destinazione di collegio universitario, l’attuale don Mazza.

 

6 commenti

  1. Buonasera a tutti e complimenti per l’iniziativa.
    Mi chiamo Paolo e vivo in provincia di Viterbo. Se può aiutarvi da una mia ricerca presso l’archivio storico dell’esercito è emerso che il 208° Battaglione Milizia Territoriale era dislocato tra “Brusegana” e “Fornaci Carrara” (è scritto a mano spero di aver letto bene)dal 28.01.1917 al luglio 1917.
    Se avete notizie in merito sarebbe gradita qualsiasi informazione, grazie.
    In bocca al lupo per il vostro lavoro, aspetto con fiducia il completamento del sito.

  2. Grazie per il commento e l’informazione. Il sito… chissà se sarà mai completo! Ci sarà sempre qualcosa di nuovo da aggiungere ma speriamo, in un paio d’anni, di avere creato uno strumento utile e abbastanza ricco per chi vuole approfondire il rapporto tra Padova, i padovani e la Grande Guerra. Grazie ancora.

  3. Riscontro il messaggio dell’autore del gradito messaggio, evidenziando che si tratta chiaramente del sito “Fornace Carotta”.

  4. Per completezza di informazione, aggiungo che in città era presente:
    – il Distretto Militare (29), collocato nella Caserma “Gattamelata”, sita in Piazza
    Eremitani, in un edificio abbattuto negli anni ’60;
    – il Tribunale Militare , in via Rinaldo Rinaldi.

  5. Scusate ma stiamo cercando notizie della Caserma San Marco, presente a Padova nell’attuale via Campagnola, laterale di via Savonarola, bombardata nel 1943 dagli aerei inglesi. Ci servirebbe conoscere l’anno in cui è sorta. Grazie molte Anna Paggiaro

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