Padova e il 58° reggimento “Abruzzi”

Il 58° Reggimento fanteria, denominato «Abruzzi», fu a Padova dal 1909 al 1943 ed ebbe un legame particolare con la città. In realtà, il reggimento era stato costituito già all’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, nel 1861, quando vennero formate sei nuove brigate di fanteria. A Padova ebbe sede nell’ex monastero di Santa Giustina, che a quel tempo era da oltre un secolo una caserma. Fu sciolto solo dopo i fatti dell’8 settembre 1943.

Se i giovani che militarono in questo reggimento provenivano da ogni parte d’Italia, la sua ubicazione favorì la presenza dei padovani, a migliaia durante e tra le due grandi guerre. Abbinato al 57°, con cui venne a costituire una nuova brigata, aveva mutato spesso ubicazione e la sua prima sede era stata Bergamo. Il titolo «Abruzzo» era tratto dal 10° Reggimento di linea del Regno di Napoli che nel 1848 aveva combattuto a Curtatone, Goito e Montanara. I suoi fanti furono impiegati dal nord a sud dell’Italia, comprese le due isole maggiori, e parteciparono alla presa di Roma nel 1870 e alle spedizioni in Eritrea nel 1896 e Libia nel 1911.

Durante la Prima guerra mondiale il Reggimento fu chiamato alla massima prova: il 24 maggio 1915 l’entrata in guerra lo trovò di stanza ad Arsiè, agli ordini del colonnello Federico Pastore. Occupata la val Cismon, nel gennaio 1916 fu trasferito nella zona di Oslavia, teatro di asprissima resistenza nelle trincee, finché l’8 agosto, a seguito della «battaglia di Gorizia», i fanti riuscirono a varcare l’Isonzo. Soppraffatto durante la ritirata di Caporetto, dove oppose strenua resistenza, il reggimento venne ricostituito e un mese dopo era già su un nuovo fronte, quello del monte Grappa (4a Armata), dove rimarrà fino alla vittoria finale.
Impegnato durante il Ventennio fascista nella guerra italo-etiopica (1935-36) e poi, nella seconda guerra mondiale, nella Divisione Piave, passò dal fronte francese alla Sicilia alle difese della costa ligure e infine a Roma. Il 9 e 10 settembre 1943 il 57° Fanteria e il 2° Battaglione del 58° si batterono contro reparti paracadutisti tedeschi a Monterotondo e poi combatterono ancora nei giorni successivi; solo il 23 settembre i fanti vennero piegati e il Reggimento fu di fatto sciolto, dopo 82 anni di storia.

Al 58° Reggimento Fanteria è dedicata la via che fiancheggia la caserma Salomone, tra il Prato della Valle e lo stadio Appiani. Nella caserma furono realizzati una cappellina e una piccola raccolta espositiva, oggi ospitata presso la sede di Assoarma di Padova (si veda l’articolo sul museo del 58° Reggimento Fanteria).

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