Il Monumento dedicato ai MILITARI FERITI O MALATI, RICOVERATI NEGLI OSPEDALI PADOVANI E LÌ DECEDUTI posto nel Cimitero maggiore di Padova, in località Chiesanuova, è una delle più precoci testimonianze commemorative legate ai militari caduti. Fu inaugurato il 31 ottobre 1915 e compie quindi, oggi, cent’anni.
Nel settembre del 1915 il quotidiano «Il Veneto» sottoscrisse una raccolta di fondi, coinvolgendo così la cittadinanza allo scopo di far decorare il monumento con una corona di bronzo con targa epigrafica, che fu poi fusa dalla ditta Johnson di Milano. L’iscrizione fu dettata dal professor Vincenzo Crescini, già preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Padova.
Sul basamento del semplice monumento viene così aggiunta un targa bronzea con i nomi di 96 soldati inumati nel cimitero, ma già nell’ottobre 1916 fu deliberata l’aggiunta di una seconda targa ( e di altre eventuali), sostituita in occasione del primo anniversario della Vittoria poiché gli inumati da 96 erano diventati 317.
Il monumento è a forma tronco piramidale con base scandita agli angoli e sulla parte superiore da motivi a palmette e ricoperta da quattro lastre di bronzo raccordate agli angoli da altrettante figure angeliche a rilievo riportanti i nomi dei caduti.
La lapide ricorda le seguenti parole:
la morte per l’Italia vi coronò di gloria che non muore
Agli eroi giacenti nel suo fido seno
Padova, lì 2 novembre 1915
L’autore del monumento è Antonio Penello (1872-1950), scultore e scalpellino padovano che realizza vari monumenti del cimitero antico di Chiesanuova. È un artista noto all’epoca in città e le sue opere si trovano in altri monumenti pubblici di Padova.
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