Il centenario della Grande Guerra è stata l’occasione, per il Comune di Arzergrande e la Sezione di Padova dell’Associazione nazionale Alpini – Gruppo Brigate Alpine di Piove di Sacco, di pubblicare un opuscolo, curato da Antonio Maritan, sui monumenti presenti nel territorio comunale e dedicati alle Forze armate. Si scopre così che ve ne sono altri, oltre ai due più noti monumenti ai Caduti di Arzergrande e della frazione Vallonga, da cui comunque il lavoro prende avvio. Lo scopo, come dice l’autore, è che questi Monumenti possano continuare a parlare alle nuove generazioni “come racconti scolpiti”.
L’opuscolo di Maritan prende avvio con la storia del monumento ai Caduti di Arzergrande, che anche qui si costituì come in gran parte dei Comuni italiani. La raccolta andò tuttavia a rilento e per realizzare il monumento servì il concorso economico del Comune: il monumento fu inaugurato solo nel 1929, in occasione dell’anniversario della vittoria, il 4 novembre. L’opera, cui dedicheremo un articolo di approfondimento per il suo valore, presenta un gruppo con due figure maschili (l’Eroe vincitore e il Caduto) con alle spalle una madre con in braccio un bambino (la Vedova e un Orfano di guerra). Significativa la posizione scelta, di fronte alla scuola (oggi è compreso all’interno del recinto del giardino scolastico) inaugurata pochi anni prima, nel 1923. L’autore non è citato dalle fonti ma è probabile si tratti di Paolo Boldrin.
Nel 1928 il Comune di Arzergrande aveva deciso l’istituzione anche di un parco della Rimembranza, con la piantumazione di 61 ligustri a corona del monumento ai Caduti, con altrettante placche, ora scomparse.
Più veloci a raccogliere i fondi per il loro monumento ai Caduti furono gli abitanti di Vallonga, che già nel 1922 realizzarono un’opera più sobria, una colonna posta su un alto basamento e sormontata da un’aquila bronzea. A metà, la colonna è cinta da un fregio con foglie di alloro, quercia e stelle a cinque punte. In origine il monumento era collocato nel sagrato della chiesa parrocchiale e fu spostato nella posizione attuale, poco lontano, nel 2002. Non è noto l’autore ma una targa riporta la ditta esecutrice, “D. Tedeschi e figlio Padova”.
Un terzo monumento dedicato alla Grande Guerra fu inaugurato più di recente: è quello ai Cavalieri di Vittorio Veneto, posto nel 1999 nell’omonima piazza tra via Vigna e viale Stazione. Si tratta di una grande pietra di colore rosato proveniente dall’altopiano di Asiago su cui è affissa una targa metallica; dietro, un albero a foglie caduche, spoglio d’inverno e verdeggiante d’estate, sembra avvolgere il monumento e ne diviene parte, in qualche modo, a tutti gli effetti. Da notare come il monumento sia stato voluto dai reduci della Seconda guerra mondiale, presieduti dall’allora presidente cav. Giovanni Toson, per ricordare i loro padri combattenti nella Grande Guerra. L’opuscolo riporta quindi i nomi dei Cavalieri di Vittorio Veneto del Comune, evidenziando in particolare i “ragazzi del ’99”.
Due sono gli altri monumenti di cui si occupa l’opuscolo: per primo il monumento al Lagunare, posto anch’esso di fronte alla scuola media di Arzergrande, ma sul lato opposto della strada. L’opera ricorda i soccorsi portati dai Lagunari alla popolazione civile durante la disastrosa alluvione del 1966 che colpì anche Arzergrande. In una vasca ricolma d’acqua affiora una barca dalla quale un lagunare tende la mano per salvare una donna travolta dall’alluvione. Alle spalle, lo stemma del reggimento (Leone di San Marco detto MAO – Mostrina Avambraccio Ordinaria ) è incastonato nel muretto che fa da quinta al monumento. Inaugurato il 23 giugno 2002, fu realizzato dallo scultore Valmer Peccenini di Codevigo su progetto del geom. Renato Brugiolo, entrambi lagunari, e fortemente voluto dall’ALTA, Associazione Lagunari e Truppe Anfibie.
Il monumento ai caduti di Nassiriya si trova invece nell’omonima piazzetta in via dei Faggi (laterale di viale Stazione) accanto a un’area gioco per bambini: è composto da una semplice roccia su cui sono incastonate quattro formelle in bronzo con i simboli dei caduti dell’attentato, avvenuto in Iraq il 12 novembre 2003. Dietro il cippo si innalza un pennone con il Tricolore. Anche in questo caso un albero, un faggio, è posto vicino al monumento e ne forma un tutt’uno. Inaugurato il 7 settembre 2008, fu voluto dall’associazione dei Lagunari ALTA ed è opera del Peccenini.
L’opuscolo si chiude con l’elenco dei Caduti della Prima e della Seconda guerra mondiale di entrambe le frazioni e con una pagina dedicata a “uno per tutti”: la Medaglia d’Oro al Valor militare e alla Memoria Enzo Giraldo (1918-1945), nativo di Arzergrande, volontario partigiano caduto a 17 anni.
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